L’ambientamento o l’inserimento all’asilo è un processo graduale di fondamentale importanza a livello affettivo ed emotivo, sia per il bambino sia per il genitore durante il quale il piccolo deve affrontare spesso il suo primo e più importante distacco dalla mamma e dal babbo.
Ogni bambino con la sua famiglia si presenta come un nuovo universo con bisogni specifici con cui è necessario entrare in comunicazione, per poter costruire successivamente una relazione significativa. Il trascorrere del tempo, lo sviluppo di una fiducia reciproca e l’utilizzo di una comunicazione chiara e costante sono le basi su cui costruire una stretta collaborazione tra famiglia ed educatrici. Attraverso un colloquio preliminare avviene uno scambio d’informazioni reciproche relative sia all’organizzazione della struttura nido (tempi e ritmi della giornata e progetto educativo) sia allo sviluppo del bambino, che garantirà una continuità tra i due ambienti.
Una delle attività più piacevoli e creative che vengono realizzate al Nido è sicuramente la manipolazione. Con le mani, infatti, il bambino può parlare, comunicare, esprimere e manifestare pensieri ed emozioni, creando e costruendo realmente ciò che la sua fantasia gli suggerisce.
Giocare con le mani significa dunque per il bambino conoscere il mondo, poterlo esplorare e raccontare, scoprire differenze e modificare materiali attraverso l’azione diretta e personale.
Tra i materiali che maggiormente si prestano all’attività di manipolazione, proprio per la loro duttilità, vi sono ad esempio (solo per citarne alcuni) la farina, la creta, la schiuma da barba, il gel, il riso soffiato o anche la pasta di sale che si presta ad essere manipolata e lavorata con coltellini, matterelli e formine di tutti i tipi. Inoltre, è molto facile da realizzare a casa… bastano acqua, sale fino, olio e farina, e potete anche divertirvi a coinvolgere il vostro bambino nella fase di preparazione.
Oggi ha mangiato…?
Questa è la domanda più frequente che i genitori pongono alle educatrici, poiché l’alimentazione riveste un ruolo importante nella vita di ognuno e deve essere particolarmente attenta quando si rivolge a bambini piccoli.
Il momento del pranzo costituisce uno degli aspetti più significativi della vita al nido, non solo per la salute e il benessere del bambino, ma anche perché, da un punto di vista educativo, è parte fondamentale del progetto pedagogico, rappresentando un momento importante di relazione e di socializzazione tra adulti e bambini e tra i bambini stessi.
Ci sembra importante pertanto, sia da parte del nido che del genitore, non solo preoccuparsi della quantità del cibo, ma anche far si che fin dall’inizio dello svezzamento il bambino possa avere un buon rapporto con esso, dove diventa importantissimo rispettare i suoi tempi, i ritmi e i cambiamenti che avvengono di giorno in giorno.
Sempre più spesso, per necessità inderogabili, i genitori si trovano a doversi separare dal proprio bambino, affidandolo a persone non sempre conosciute, e generalmente questo distacco avviene durante l’inserimento all’asilo nido o alla scuola dell’infanzia. Questa è un’esperienza molto coinvolgente emotivamente sia per il bambino che per i suoi genitori, ma nello stesso tempo comporta un lavoro molto impegnativo e faticoso anche per noi educatrici che, quotidianamente ci confrontiamo con il pianto dei bambini e le ansie dei genitori.
Uno degli argomenti che impegnano maggiormente gli educatori e i genitori oggi, è la faticosa ed estenuante contrattazione con i bambini di regole, divieti, negazioni con relativa gestione di capricci, pianti e punizioni.
Tutto questo serve ad attuare il processo più importante della crescita del piccolo, quello cioè della costruzione del senso del limite. I limiti sono necessari e devono essere dati dagli adulti in quanto servono a dare il senso del confine territoriale entro cui gli è consentito muoversi, in termini fisici ed emotivi.
Nei primi mesi di vita il bambino conosce essenzialmente il contatto con la mamma, ma dopo questa fase iniziale si apre per lui un mondo da scoprire tramite i 5 sensi che sono i suoi mezzi per vedere, sentire, toccare, annusare, assaporare e quindi sperimentare e conoscere tutto ciò che ha intorno a sé.
Promuovere la lettura già a partire dai primissimi anni di vita risulta molto importante, anche se la competenza strumentale del “leggere” non è stata ancora acquisita.
Già dalla prima infanzia, infatti, i bambini si dimostrano interessati e curiosi nei confronti del libro che all’inizio è inteso come strumento di gioco da esplorare con le dita, gli occhi, la bocca, poi via via sempre di più come mezzo di piacere e di divertimento da condividere con un adulto.
Fin dal primo momento, l’embrione comincia a essere immerso in un universo sonoro che lo accompagna durante i nove mesi di gestazione.
Nel corpo della madre si propagano tante sonorità da creare un vero e proprio concerto ritmico, avvolgente e vitale: il battito cardiaco, il flusso sanguigno, il suono della respirazione e dei movimenti diaframmatici, il rumore delle articolazioni, sono tutte fonti sonore, che costituiscono una stimolazione per il feto.
Smettere di fare uso del pannolone è un passaggio delicato e importante per il bambino e spesso è vissuto come una conquista dalla famiglia.
Il bambino può vivere questo momento con paura e difficoltà e in questo percorso giocano un ruolo fondamentale gli atteggiamenti della famiglia e del nido.
Non esiste un’età precisa in cui il bambino è pronto: biologicamente, di solito, tra i 18 e i 24 mesi ha la capacità di controllare lo stimolo, ma è importante sapere che alcuni non sono pronti fino a molto più tardi.
Il bambino può dare alcuni segnali per far capire che questo momento è raggiunto: vuol comportarsi da adulto, è interessato al bagno, non gradisce più il pannolone, avverte gli stimoli, ha lunghi “periodi asciutti”.
Come ci dobbiamo comportare in questa fase? Sicuramente non avere fretta, infondere tranquillità e sicurezza, rimanergli vicino in bagno, o stare lontano se non vuole spettatori.
© 2023 grafiche a cura di / graphics by Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Privacy Policy